Storia della macchina da cucire e della marca Matrimatic di Matri
Matri macchine da cucire dal 1929
Storia della macchina da cucire e della marca Matrimatic
Dopo anni di esperienza che Matri, fondato nel 1929, ha acquisito trattando vari marche di macchine da cucire, tagliacuci e macchine da ricamo, era logico che introdusse sul mercato la loro propria marca.
La marca Matrimatic produce macchine da cucire complete e di alta qualità a prezzi molto convenienti.
Sia le sarte principianti che le sarte più esperte, saranno soddisfatte per la qualità e le funzionalità
delle macchine e il loro prezzo conveniente.
Una delle macchine da cucire più conosciuta della marca Matrimatic è la jubilee 4:
robusta, facile da utilizzare e economica.
Le nostre macchine da cucire Matrimatic sono naturalmente di ottima qualità. Le macchine Matrimatic si distinguono per la loro facilità d'utilizzo con per esempio un braccio libero e infila-ago automatico, le tante funzionalità grazie ad una grande quantità di punti diversi e per il fantastico rapporto prezzo/qualità.
Storia della macchina da cucire:
Rond 1700: Il Rinascimento. Vestiti elaborati e belissimi. In quei tempi tutto veniva fatto a mano. La macchina da cucire era proprio quello che mancava.
Il Tedesco Weisenthal, che nel 1755 abitava in Inghilterra, inventò l’ago con la punta ad entrambi i lati e la cruna in mezzo. Altri, come Madersperger e Greenhough hanno utilizzato questo tipo di ago che ancora oggi si ritrova nell’industria del ricamo.
Nel 1790, il falegname inglese Thomas Saint, richiede il brevetto per una macchina da cucire di legno, con cui si poteva fare il punto catenella. Thomas Saint viene considerato l’inventore della macchina che cuce. La sua macchina dal punto catenella veniva utilizzata nelle officine per la realizzazzione di scarpe e stivali, il lavoro più pesante.
Il Francese Bartélémy Thimonnier di Arbeste nel dipartimento francese della Rone ricevette nel 1830 un tipo di brevetto per la sua macchina da punto catenella. Purtroppo, un gruppo di sarti ignoranti e furiosi rovinarono gran parte delle sue macchine, perché le consideravano una minaccia per la loro professione. Thimonnier fuggì e non si riprese mai più da questa ingiustizia. Più tardi si esibì in un circo per mostrare la sua macchina come una curiosità meccanica. Queste dimostrazioni lo resero feliccissimo. Morì senza un soldo nel 1857. Questa macchina-Thimonnier formava ogni punto con una spinta sul pedale. Gli annelli del punto catenella si trovavano sopra la stoffa. La cucitrice doveva assicurarsi di spostare manualmente la stoffa dopo ogni punto per ottenere dei punti lunghi e uguali.
1834: Walter Hunt, un tipico self-made man (progettò per esempio la prima spilla da balia e la prima stilografica), dal 1832 al 1839 ha iniziato ad interessarsi in particolar modo alla macchina da cucire. Riuscì per la prima volta a formare con una macchina da cucire il punto classico che usiamo oggi. Lui fù il fondatore del principio di cucito dove vengono utilizzati 2 fili, un filo superiore e un filo inferiore.
1845: L’Americano Elias Howe, di Spencer (Massachussetts) fu uno dei primi a costruire una macchina da cucire dove il secondo filo fa un movimento di andata e ritorno dentro la navetta. E’ molto probabile che la navetta del telaio ha ispirato gli inventori americani. Per anni il successo di Howe era attaccato ad un filo. Quando nel 1845 cuce il primo abito sulla sua nuova macchina dalla navetta lunga, per il suo amico e contabile Fisher, crede di aver raggiunto il suo traguardo.
Nel frattempo però, anche altri Americani stavano perfezionando la macchina da cucire. Il suo più importante rivale, Isaac Merrit Singer, costruì una macchina simile alla sua, e ovviamente arrivarono ad un mostruoso processo sui diritti del brevetto. Dopo tanto tempo Howe vinse il processo. Economicamente il successo era garantito visto che per i diritti del suo brevetto ricevette 2 millioni di dollari. Di seguito, durante la guerra civile in America, creò con i propri mezzi gli uniformi di un’ intera brigata. Morì all’età di 48 anni nel 1867.
1850: Un brevetto venne dato a Wheeler & Wilson di Bridgeport (Connecticut) negli Stati Uniti. Allen B. Wilson costruì la prima macchina da cucire con il crochet rotativo. Questo crochet era munito di una “spolina ad occhiali”. Wilson usò per primo un crochet che tirava il filo superiore attorno ad una spolina immobile. Questa spolina veniva diretta nella sua posizione centrale da una portaspolina rotonda, chiamata ‘occhiali’. La ditta Wheeler & Wilson diventò molto determinante nel campo delle macchine da cucire, ma le mancavano i soldi per poter seguire l’evoluzione veloce delle macchine da cucire. Di seguito venne comprata dalla Singer Company. Il merito per aver svillupato la macchina da cucire per la distribuzione al grande pubblico va ad Isaac Merrit Singer, un ex-direttore del circo. Lui fu il fondatore dell’industria della macchina da cucire familiare negli Stati Uniti.
La prima macchina da cucire prodotta da Isaac Merrit Singer. Brevettata nel 1851.
Questa macchina da cucire veniva confezionata in una scatola di legno e dopo l’apertura poteva essere utilizzata come macchina da cucire con il pedale. Singer non sapeva che poteva brevettare anche il pedale. Quando qualcuno glielo fece notare, fu già troppo tardi. Questa macchina da cucire era molto pesante e più adatta ad un uso industriale che ad un uso familiare.
1851-1860: Nascita di una nuova generazione di macchine da cucire.
I nomi tedeschi come Koch, Gritzner, Pfaff, Kayser, Muller, Mundlos, Durkopp, Biesolt, Locke, Nothmann, Bear e Rempel, in quel epoca erano famosissimi. Il fondatore della Pfaff macchine da cucire fu Georg Michael Pfaff.
Una piccola macchina da punto catenella del 1855 della ditta Seeling di Parigi. Elegante ma non ancora con una forma completa.
La storia dell’invenzione di questo tipo di macchine da cucire a punto catenella è particolare. Nel 1855 James Gibbs, un contadino della Virginia (Stati Uniti), vide una macchina da cucire di legno Grover e Baker in un annuncio su un giornale e si stupì su come potesse cucire. Il meccanismo sotto la macchina non era visibile, per cui Gibbs non sapeva che veniva usato anche un filo inferiore. Lui ideò il crochet rotativo, ma non lo commercializzò. Solo più tardi produsse insieme a Charles Willcox una macchina da cucire col crochet rotativo, per cui ottenne un brevetto nel 1857. La ditta esiste ancora oggi, ma produce soltanto macchine da cucire industriali.
1855: Wheeler & Wilson presentano le loro macchine con trasporto del tessuto alla Fiera Mondiale di Parigi.
1858: Negli Stati Uniti sono già operative più di 100.000 macchine da cucire e tanti meccanici iniziano ad interessarsi alla costruzione della macchina da cucire. La macchina nella foto fa un punto catenella.
1860: Questa graziosa macchina fu costruita in Francia e dispone di un braccio libero.
Un modello migliorato da Howe del 1860. Caratteristiche: un ago diritto, l’ago che fora la stoffa perpendicolarmente, una spolina grande e lunga e un volano sotto.
La prima macchina da cucire Singer era ingombrante e pesante e piuttosto per uso industriale, ma nel 1858 Singer lanciò una leggera macchina familiare e nel 1865 seguì una nuova macchina New Family. Questa macchina da cucire fu venduta per 20 anni e furono prodotti oltre 4 milioni di macchine. Questa macchina New Family corrisponde più o meno alle macchine da cucire prodotte all’inizio del 20e secolo.
1867: Una piccola macchina che assomiglia molto ad una macchina da cucire per bambini. Questa macchina fu prodotta dalla ditta Wanzer e Co di Hammilton in Canada e dispone di una spolina oscillante.
1870: Sempre più macchine vengono prodotte con una spolina, come questa macchina da cucire costruita a Rouen.
1870: Anche questa macchina da cucire lavora con un punto catenella. La velocità diventa sempre più importante, raggiungendo 200 punti al minuto.
1878: La piccola ‘Legat’ di Parigi. Un modello con una spolina oscillante, che viene messa in moto premendo un bottone. Spolina oscillante orizzontale.
1879: William Jones di Guide Bridge, Lancashire richiede per la prima volta un brevetto per una macchina da cucire nel 1869 e fondò una ditta che costruisce ancora oggi delle macchine da cucire. Questo tipo di macchina da cucire manuale venne prodotta dal 1879 al 1909. Questa macchina venne prodotta per l’export ai paesi tropicali. I pezzi non verniciati venivano cromati per non arrugginire e la macchina veniva spedita dentro una custodia d’acciaio.
1880: La ‘Original Rhemania’ della ditta Junker & Ruh. Una vera costruzione tedesca: massiccio e pesante. Spolina lunga e oscillante. La parte superiore può essere piegata all’indietro. Si mette in moto girando il grande volantino.
1882: L’anno della macchina zig-zag.
Appare la prima macchina da cucire zig-zag funzionante. Il Tedesco, John Kayser, di Kaiserslautern, la mette in commercio. Kayser fece in modo che il supporto dell’ago si potesse muovere lateralmente. Inoltre si potesse scegliere fra un punto zigzag più grande o più piccolo. Già in quell’ epoca la placca aveva un buco bislungo come hanno anche le macchine zigzag moderne.
Questa macchina da cucire fu costruita nel 1888 e fu l’ultimo tipo prodotto dalla Howe Machine Company, la quale dopo la morte di Elias Howe nel 1867 fu gestita dai suoi nuori. Nonostante Howe aveva un brevetto per il modo in cui costruiva le macchine da cucire dal 1850, non ne ha prodotto neanche una prima del 1865. Nel frattempo il suo fratello Amasa produceva delle macchine da cucire dal 1854 sotto il nome di Home Sewing Machine Company fino al 1873.
1900-1940: un periodo senza particolari sviluppi. Oltre alla macchina da cucire con la navetta lunga, anche la macchina con la navetta tonda diventa molto popolare. I modelli non sono cambiati in questo periodo e tutte le macchine erano e rimangono di colore nero con ornamenti dorati e argentati.
Nuovo invece fu l’introduzione della Pfaff 130 macchina da cucire zig zag con crochet rotativo, disegnato da un ingegnere Olandese. Particolarmente adatta per sarte e casalinghe.
Fino al 1950 sono state prodotte 100000 esemplari di questo tipo. Oggi questa macchina è ancora molto ricercata in paesi come il Pakistan e l’India dove vengono adoperate per i lavori domestici.
1940: Le macchine da cucire costruite fino ad ora sono di ghisa, dunque molto pesanti, di colore nero e messe in moto girando la manopola o spingendo il pedale.
Nel 1940 arriva una svolta nell’industria della macchine da cucire. Nasce la Elna-I. Il suo inventore-costruttore, l’ingegnere Ramond de Casas (di origine spagnolo ma residente in Svizzera) non si era mai interessato alle macchine da cucire, e dunque non condizionato da certi principi e meccanismi delle vecchie macchine da cucire. La sua macchina da cucire familiare era di conseguenza completamente diversa dalle macchine costruite fino ad ora:
la macchina fu costruita di metallo leggero e dunque realmente portatile
Visto che la struttura era fatta di metallo leggero, modificarono anche la meccanica e ottennero una macchina più equilibrata e stabile
In contrasto al colore nero usato fino a quel giorno, questa macchina venne prodotta in un moderno colore verde
Nella costruzione l’inventore ha inoltre semplificato il modo d’uso
La trasmissione era elettrica tramite un motore incorporato
La macchina disponeva di una luce incorporata
La macchina aveva un braccio libero (fino ad ora si conosceva soltanto nelle macchine industriali)
La macchina era confezionata in una scattola di metallo, che poteva ulteriormente servire da tavolo di prolunga attorno al braccio libero
Tutte queste novità hanno provocato una scossa nel campo delle macchine da cucire familiari. Il grande successo di Elna in tutto il mondo, ha più o meno costretto le altre marche di seguire la nuova strada scelta dalla Elna.
Nel 1952 la Elna provoca una seconda scossa nel mondo delle macchine da cucire, presentando la Elna Supermatic. Questa macchina, che funzionava con delle sagome intercambiabili, offriva la possibilità di dividere il movimento da destra a sinistra in punti separati. Con questa novità diventava possibile cucire dei punti decorativi ma anche e sopratutto dei punti pratici come il zigzag cucito, il punto serpente, l’orlo invisibile, etc.
La novità non si limitava a questo! Visto che grazie alle doppie sagome il trasporto del tessuto avveniva in automatico, era diventato possibile cucire ogni tipo di disegno e sopratutto tanti punti pratici, tra cui il punto overlock, il punto elastico, il punto maglia,...
Le basi di queste macchine da cucire le ritroviamo ancora oggi nelle moderne macchine da cucire, con la differenza che oggi spesso sono computerizzate.